La soluzione?

Pubblicato: 21 febbraio 2010 da Paolo Magrassi in Luoghi comuni
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Mentre ladri e ricettatori prosperano, i confusi vaneggiano, e i business model languono, bisognerà pur fare qualcosa per evitare il collasso dell’industria dell’entertainment (e dell’informazione).

O vogliamo lasciare la musica in balia all’indistinto anonimato di Myspace e BroadJam, il cinema a YouTube, l’editoria libraria alle autopubblicazioni, e le news ai blogger?

In Francia ci si adopera per agevolare lo sviluppo di un’infrastruttura di micropagamenti della quale ci si potrebbe servire per remunerare i contenuti che si scaricano. Una delle misure proposte implica l’adozione di una carta prepagata, con incorporato uno [strano] contributo statale che verrebbe ricavato dalla tassazione della pubblicità online (a cominciare, ovviamente, da quella di Google). Meglio di niente: qualcosa si muove.

Una misura parallela ma nata dal basso, nel mondo imprenditoriale e non da uno Stato, è flattr, una start-up che sogna di affermarsi come sistema diffuso per i micropagamenti, introducendo una “moneta” apposita per remunerare i contenuti con un solo click.

Idea stimolante. Molto meglio delle solite chiacchiere.

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