Nobel pacifici?

Pubblicato: 30 novembre 2016 da Paolo Magrassi in Luoghi comuni
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downloadL’argomento Nobel è di moda. Ma circolano alcuni pregiudizi.

Per cominciare, non è vero che solo Fo e Dylan, performing artists anziché scrittori puri, abbiano causato discussioni circa la loro incoronazione. A mia memoria, che purtroppo non è breve, tutti i Nobel per la Letteratura sono stati discussi, per la semplice e ovvia ragione che l’autore che viene premiato non è mai l’unico a meritare il premio e una scelta va fatta.

Furono particolarmente controversi i Nobel del 1970, 2004, 2005, 2009 e 2010, a causa di accuse di politicizzazione o di eurocentrismo. Ricordo anche le accese dispute su quello del 1974, allorché furono premiati due oscuri scrittori svedesi in luogo di Green o Nabokov o Bellow. Lunghissimo, poi, è l’elenco degli scrittori universalmente ritenuti grandissimi che non sono stati premiati, da Tolstoy a Cekov, da Ibsen a Zola a Twain.

Inoltre, negli articoli che si leggono sui giornali in queste settimane, aleggia la credenza che i Nobel scientifici siano più pacifici, perché nelle scienze “esatte” (che in realtà non esistono) i risultati parlano chiaro. Nulla di più lontano dalla realtà: non solo per ragioni a volte geopolitiche, ma soprattutto perché i risultati scientifici sono spesso debitori di contributi propedeutici che non vengono opportunamente riconosciuti e che in taluni casi si può sostenere siano più importanti di quelli che li seguono.

Ed ecco che sono stati, e in alcuni casi ancora sono, discussi i Nobel per la Fisica di 1903, 1936, 1938, 1950, 1959, 1969, 1974, 1978, 1979, 1983, 1997, 2008 e 2014 e quelli per la Chimica 1918, 1961, 1993, 2007, 2008. Non provo neppure a cominciare ad elencare le controversie in Medicina ed Economia!

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