Ci sono quaranta celebri pagine nella Chartreuse, in cui Fabrizio del Dongo vaga a lungo per il campo di Waterloo durante la battaglia.
La sua personale esperienza è significativa per lui e per l’economia del romanzo. Ma non è Fabrizio la persona più adatta a decifrare la strategia, e neppure la tattica, degli eserciti sul terreno: egli percepisce solo frammenti e scene isolate, che non gli consentono di ricostruire il senso dell’evento collettivo.
Da qualche decennio, i metodi scientifici applicati alla scienze sociali e umane ci permettono di capire meglio la società.
Le letture che di essa facciamo tu o io estrapolando le nostre personali microesperienze possono a volte essere anche molto lontane da quel che emerge dopo un’analisi statistica rigorosa, e lo sono spesso quando i fenomeni in osservazione sono complessi o anche solo complicati.
Allo stesso modo, il medico mi è di enorme aiuto, ma non può prescindere dagli studi basati sul metodo scientifico, perché sa che se si basasse solo sulla sua personale esperienza commetterebbe più errori del necessario.
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