La manina di Marcell

Pubblicato: 5 giugno 2023 da Paolo Magrassi in Luoghi comuni
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Tokyo, 6.8.2021: A sinistra, il primo frazionista Patta sta per porgere il testimone a Jacobs, il secondo

«Lorenzo Patta […] è stato fenomenale nel disegnare la linea ideale di corsa che, in ottava corsia, doveva puntare dritta alla mano di Jacobs, un bersaglio di sette centimetri quadrati che va centrato con precisione da arciere». L’Italia vince l’oro nella 4×100: l’analisi tecnica della staffetta perfetta (Corriere della Sera, agosto 2021)

E’ verissimo che lo sbattere con decisione e con sincronia, viaggiando quasi in apnea a >40 Kmh, il testimone dentro la mano spalancata che il frazionista davanti a noi ci porge di spalle, è un’operazione tanto complicata da costituire uno dei principali discrimini tra vittoria e sconfitta nelle gare di staffetta.

Però secondo me il palmo di Jacobs era «un bersaglio di sette centimetri quadrati» quando Marcell era un poppante. Nel 2021, ho il sospetto che fosse più vicino ai quarantanove… 😉

In giugno 2023 ancora il Corriere ci informa che secondo il magistrato inquirente che ha analizzato le immagini di telecamere all’aperto, l’assassino di Giulia Tramontano ha sotto il braccio «verosimilmente un lenzuolo bianco o plastica delle dimensioni di 50 centimetri circa».

E le voragini aperte nelle strade dal maltempo o dalle esplosioni di gas o dai missili balistici hanno invariabilmente, per i nostri media, dimensioni lineari: uno squarcio di dieci metri, trenta metri, e così via. Idem dicasi delle masse in mano ai chirughi o quelle nelle immagini radiografiche, salvo che al posto dei metri ci sono i centimetri. Rigorosamente lineari.

😱

I concetti di lunghezza e di area e di volume si imparano alle primarie e si dovrebbero consolidare alle secondarie inferiori. Evidentemente, da noi qualcosa lì non funziona. E non si aggiusta quasi mai, dopo.

Non c’entrano gli sproloqui sul retaggio gentiliano o la mancanza delle “materie scientifiche” a scuola o le fatidiche STEM: ai tempi di Gentile, queste cose si imparavano alle elementari.

Sono questi, insieme a tanti altri (tipo la padronanza del linguaggio), gli ingredienti atomici che fanno concludere al prof. Ricolfi che un PhD di oggi ha in media il grado di organizzazione mentale di un diplomato del 1962 (La società signorile di massa, 2019, pagg. 56-66).

commenti
  1. alenuvoloni ha detto:

    … Non comprenderò mai le reali cause (o motivazioni) che hanno portato a questo stato di fatto.

  2. Alessandro Montani ha detto:

    Spiegazione non alternativa, ma forse complementare: persino al “Corriere della Sera”, che dovrebbe essere un po’ più rigoroso del giornalino scolastico della scuola media di Viggiù, certe sciatterie non sono più controllate da nessuno. Probabilmente mancano dei caporedattori che dicano ai giornalisti di non sparare numeri a caso. Certo, i giornali quotidiani lavorano da sempre in velocità perché hanno da chiudere entro una certa ora, ma oggi sono saltati tutti i controlli e sembra che tutto vada bene e possa essere mandato in stampa. In un circolo vizioso, si tagliano i dipendenti e le redazioni si svuotano, così il prodotto peggiora, non viene comprato, si tagliano altri dipendenti, il giornale peggiora ulteriormente…

  3. Alessandro Montani ha detto:

    Nel frattempo sono andato andato a rivedere per la milionesima volta quella gara meravigliosa!

  4. Paolo Magrassi ha detto:

    Alessandro – Perfettamente d’accordo sulle condizioni dei giornali. Ma io ravviso qui un problema di cultura nazionale, non un problema dei quotidiani. E non mi parrebbe ottimale affidare l’alfabetizzazione del paese ai capi ufficio. Significherebbe ridursi a considerare normale che uno faccia il giornalista o il magistrato o l’ingegnere senza saper contare, leggere, scrivere in modo basico…
    (E cmq, chi ci assicura che caporedattori, procuratori della repubblica e primari ospedalieri saprebbero correggere giornalisti, magistrati e medici? 😉)

  5. Paolo Magrassi ha detto:

    👏👏👏
    Sei d’accordo che l’oro l’ha vinto Tortu? La staffetta lo ha portato in medaglia, ma l’ultimo cambio è avvenuto con l’argento in mano, non l’oro…

  6. Alessandro Montani ha detto:

    È stato pazzesco Tortu! Spero proprio che quest’anno riesca a esprimersi nei 200, sarebbe bellissimo vederlo scendere sotto i 20″ e credo che ne abbia le potenzialità. Certo che non sarà facile, a parte Mennea e Lemaitre,al momento non mi vengono in mente altri bianchi sub 20″.

  7. Paolo Magrassi ha detto:

    Konstantinos Kenteris 19″85, Matthew Boling 19″92 (e 9″98)

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